Descrizione:
In data 1/6/96 è stata effettuata una visita nel territorio comunale di Scanzorosciate, vi hanno preso parte cinque membri del Gruppo (Angelo, Claudio, Giorgio, Luca e Massimiliano) oltre al signor Parsani, che ci aveva segnalato una non precisata ôbucaö. 
Lo scopo dellÆuscita è stato quello di dare una prima occhiata al buco in questione, per poi tornare in un secondo tempo se fosse stata necessaria unÆesplorazione più approfondita. 
In un assolato sabato pomeriggio seguiamo la nostra guida lungo un sentiero tra i boschi, dopo cinque minuti di cammino dalla strada carrozzabile ci troviamo di fronte ad una staccionata. ôSiamo in un fondo privatoö, ci dice il signor Parsani, il proprietario è un contadino non ben precisato, proprio come la buca che sta sul suo terreno. Bisognerebbe avvertirlo del nostro interessamento, ma siamo venuti solo per dare unÆocchiata... Scavalchiamo il recinto e ci troviamo presto a scendere dentro una frattura che si apre al livello del terreno. 
Si tratta di una spaccatura lunga circa cinque metri e larga poco più di uno, si scende per circa due metri, poi le pareti si avvicinano e non lasciano vedere più nulla; da qui non si riesce a capire molto e la nostra curiosità ci spinge a scendere oltre. Non abbiamo attrezzatura, ma con un poÆ di attenzione si riesce a scendere in libera; dopo essere scesi quattro o cinque metri si supera la parte stretta e si apre davanti a noi una sala più ampia (circa 4X5 metri) in cui si sta comodamente in piedi. 
Nelle due estremità della sala si aprono due passaggi, ci avviciniamo a quello basso ma è ostruito da terra e da rifiuti gettati dallÆesterno; ad un certo punto Giorgio chiede: ôcosa ti sembra questo?ö, ôun birilloö dico io. Infatti era una bomba di mortaio, probabilmente un residuato bellico. 
A questo punto abbiamo ritenuto saggio allontanarci e tentare con il secondo cunicolo. Questo passaggio si presenta stretto, dopo una leggera disostruzione Giorgio ci si infila dentro e prosegue in leggera salita per tre metri abbastanza impegnativi, sbucando in una seconda saletta più piccola. 
Ci sta a malapena in tre ma la grotta non finisce qui, si prosegue tramite un altro passaggio stretto ed un cunicolo lungo circa sei metri, senza grosse variazioni di quota. Il cunicolo piega a destra e oltre la curva stringe ulteriormente, da qui in avanti non si passa più e non siamo attrezzati per una più decisa disostruzione. Per ora la nostra esplorazione si ferma qui. 
Torniamo sui nostri passi (si fa per dire, N.d.R.) e ci soffermiamo ancora un attimo sullÆordigno che ci aspetta in fondo alla prima e più ampia sala. Scattiamo delle foto che consegneremo a chi di competenza per una rimozione (non si sa mai, se magari fosse esploso ci avrebbe rovinato la grotta) e poi usciamo. 
La grotta si presenta con modeste concrezioni, anche lo sviluppo per ora non è nulla di eccezionale ma è pur sempre qualcosa. Sicuramente lÆuscita è stata lÆoccasione per un buon allenamento, utile per future spedizioni. Se poi si pensa che quattro dei cinque partecipanti erano dei novellini forse è stato meglio che abbiano cominciato il loro cammino di esploratori per piccoli passi. Si tornerà opportunamente attrezzati per un rilievo e per tentare di proseguire lÆesplorazione, per ora ce ne andiamo salutando la ônostraö bomba. Nel frattempo sarà meglio avvertire gli artificieri ed il famoso anonimo contadino.  
 
Testo di:
Luca Betelli